08/08/2025 - Lo "sfogo" di Gesù
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Dice Gesù:
"Parlo a te, Teresa, io ti concedo la mia causa, la stessa che voi fate alla mia chiesa, dove vengo crocefisso quando entrate e quando uscite. E' un quadro desolante quello che vedo. Oh, quanto poco gioite quando entrate e quanto poco gioite quando uscite. Oh quanto poco vi sporgete davanti ai confessionali, quanta superbia vedo nei cuori, sacerdoti compresi. Il mio cuore è dilaniato e percosso dai vostri peccati e dalle troppe distrazioni. Chi mi cura sono i poveri in spirito, che non conoscono altro che speranza di essere degni di essere da me accolti e a loro a dismisura mi dono. Vedi Teresa, non è un confronto quello che sto facendo, è l'anima che io desidero farvi vedere. L'anima della chiesa che io ho voluto con la croce. Voi siete fissati con la qualità dell'omelia ma quanto vi distogliete dall'altare dove si compie un unico sacrificio, quello della morte, ma quanta poca gioia vedo nel contemplare la mia resurrezione. Perchè? Perchè siete dormienti su quel momento che dovrebbe essere il vero offertorio. Il mio essermi avvicinato a voi come risorto e non come se dovessi ancora risorgere. In quel momento sono io che dico "eccomi". Mi sono donato come vostro servitore nel mio corpo risorto. Ma quando voi uscite io mi sento ancora come un povero viandante dimenticato, con quel poco che avete lasciato in quella chiesa ormai vuota, povera di ringraziamenti anche dei vostri celebranti frettolosi. Ma il mio cuore è sempre aperto. Ecco cosa lamento. La povertà con cui vengo ricevuto e quanto poco ringraziate. Mi chiedi cosa hai riportato? La verità! Amen"
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